Convegno FederSalus: “Integratori alimentari e sano stile di vita. Le ragioni scientifiche dell'integrazione nella società moderna"

Quali sono le ragioni cliniche, scientifiche e sociali che “legittimano” il ruolo assunto dagli integratori alimentari nella società moderna? Per affrontare questo tema, FederSalus ha chiamato medici, farmacisti, nutrizionisti e industria a una riflessione comune organizzando il convegno “Integratori alimentari e sano stile di vita. Le ragioni scientifiche dell'integrazione nella società moderna”, patrocinato dall’Ordine dei Medici di Regione Lombardia Sanità, che ha avuto luogo il 14 aprile a Milano presso la Sala Volta del Palazzo delle Stelline.

 

Attraverso i contenuti del Convegno, FederSalus ha inteso diffondere il concetto fondamentale che gli integratori alimentari, pur non essendo farmaci, se opportunamente e razionalmente utilizzati svolgono un ruolo attivo nel favorire il benessere individuale e nella prevenzione di numerose patologie. In particolare, il convegno ha dato spazio alle evidenze scientifiche a sostegno dell’utilità degli integratori alimentari nel contesto di dinamiche come quelle in atto in Italia, dove, a fronte di un allungamento della vita media, cresce una forte domanda di benessere ed un progetto di salute portato avanti dai consumatori.

FederSalus attraverso questo convegno, ha voluto approfondire le ragioni di un uso corretto e consapevole degli integratori alimentari, incardinandolo nella diffusione di una cultura della salute e della prevenzione fondata su un sano stile di vita. Il Convegno, moderato dalla giornalista televisiva Livia Azzariti, è stato articolato in due sessioni.

Al mattino sono state presentate le evidenze scientifiche sull'utilità degli integratori alimentari nell’ambito di un corretto stile di vita e in contesti circoscritti quali, ad esempio, situazioni degenerative legate ai processi d’invecchiamento. Gli interventi in programma, pertanto, sono stati focalizzati sull'importanza dell'integrazione in diversi momenti della vita: prevenzione del rischio malattie nella popolazione, attività sportiva, menopausa, invecchiamento.  E’ intervenuta Isabella Cecchini, Direttore del Dipartimento GfK Eurisko HealthCare, che ha messo in evidenza come le campagne di comunicazione di massa sembrino destinate ad acquisire sempre maggiore importanza quali strumenti per la promozione della salute e per la Prevenzione primaria dei principali fattori di rischio. Si tratta di un approccio giustificato non solo dalla rilevanza dell’influenza sociale come fattore di cambiamento, ma anche dal fatto che il fine della prevenzione primaria impone la prospettiva dei grandi numeri, ineliminabile quando l’obiettivo è ridurre l’incidenza delle malattie nella popolazione.

 

Andrea Poli, Direttore Scientifico di Nutrition Foundation Italy, ha esposto le ragioni per cui oggi non è più possibile fare pieno affidamento sulla convinzione che un'alimentazione variata sia in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti indispensabili per la piena efficienza metabolica. In primis, il cambiamento nelle abitudini alimentari e nello stile di vita avvenuti nell'ultimo secolo hanno "desincronizzato" il processo di adattamento evolutivo tra funzioni biologiche dell'uomo e apporto alimentare.

Un secondo fattore critico riguarda l'età media elevata che le migliorate condizioni generali di vita hanno consentito di raggiungere, ma alla quale l'organismo umano non è ancora preparato. L'intervento di Giovanni Scapagnini, Professore Associato di Biochimica Clinica presso l'Università del Molise, si è concentrato sui vantaggi ottenibili integrando la dieta. A detta del docente, infatti, ciò che attiva i geni non è un cibo nel suo insieme ma la presenza di un singolo componente. La concentrazione di quest'ultimo può variare molto e la sua efficacia può essere compromessa da diversi fattori. La dieta influenza pertanto l’attività dei geni della Vecchiaia e, di conseguenza la comparsa di patologie.

 

Vincenzo De Leo, Docente presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Le Scotte, Siena, ha illustrato le caratteristiche e la diversa efficacia delle classi di nutrienti durante la gravidanza oppure in caso di sindrome premestruale, cistiti recidivanti e sindrome menopausale.

 

Marco De Angelis, Professore della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università dell’Aquila, ha evidenziato l'errore comune riguardante la “pseudo” idratazione a cui si attengono, durante l’esercizio, i sedentari che intraprendono un'attività fisica, ma ancora di più quanti praticano attività sportiva a livello amatoriale. Il professore ha indicato i criteri per un consumo corretto di bevande che consentono un’adeguata reidratazione durante la pratica sportiva più intensa o amatoriale.

La prima sessione è stata conclusa da Romano Marabelli, Dirigente del Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare - Ministero della Salute.

 

Nel pomeriggio, il dibattito è stato arricchito dai contributi di approfondimento scientifico forniti di Maria Laura Colombo, Professore Associato Dipartimento biologia farmaceutica Università di Torino e Membro CUDN Commissione consultiva Ministero Salute, Bruno Scarpa Dirigente Ministero della Salute Dipartimento S.P.V.N.S.A. presso Direzione Generale Sicurezza Alimenti e Nutrizione, Luca La Fauci, Docente Principi di Alimentazione Dipartimento S.T.A.F.A. presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, e Pierluigi Gargiulo Professore a contratto presso l’Università di Roma Tor Vergata, Specialista in Medicina dello Sport.
“Come è nostra tradizione, abbiamo voluto che il convegno  offrisse a una platea allargata un momento di approfondimento basato su una panoramica interdisciplinare sulle dinamiche sociali, cliniche e biologiche della società contemporanea che conducono all'attuale, forte domanda di benessere,”- ha dichiarato Germano Scarpa, Presidente FederSalus. “Allo stesso tempo, il convegno è stata l'occasione per rimarcare il ruolo di Federsalus come alleato della ricerca scientifica e delle istituzioni nazionali ed europee nel promuovere il corretto inquadramento degli integratori alimentari, tra farmaci ed alimenti, in modo da fornire a consumatori, medici e farmacisti tutte le garanzie e indicazioni per un uso consapevole, razionale e, quindi, funzionale degli integratori nell'ambito di un sano stile di vita.” 

Per maggiori chiarimenti ed informazioni non esitare a contattarci.

Fonte: Feder Salus

Commenti
* L'indirizzo e-mail non verrà pubblicato sul sito Web.
QUESTO SITO È STATO CREATO TRAMITE