Pranayama respiro fonte di vita

Pranayama, cosa significa?

Il termine sanscrito pranayama è composto da due parole:prana e ayama. Prana significa “energia, forza vitale” (da pra- “davanti, verso, precedente” e -na “respirare” o “dare energia”) e ayama significa “estensione”, “espansione”, quindi pranayama può essere tradotto letteralmente come ”espansione della forza vitale” o ”estensione del respiro”.

Anche se il nostro background ci porta a pensare al pranacome a qualcosa di immateriale o “non oggettivo”, nella cultura yogica invece è considerato come oggettivamente materiale. Secondo i tradizionali insegnamenti yogici, questa energia vitale è presente non solo nel nostro corpo, ma anche in tutto ciò che ci circonda.

Patanjali descrive il pranayama come l’insieme delle tecniche di regolazione di inspirazione, espirazione e ritenzione (il periodo tra inspirazione ed espirazione) attraverso le quali la forza vitale è attivata e regolata.

In senso lato quindi, il pranayama è molto di più che un insieme di semplici esercizi di respirazione: la perfezione nella pratica di questo anga (“braccio” o “stadio”) infatti si raggiunge portando consapevolezza sul respiro durante tutta la giornata. 

Questa consapevolezza apre la possibilità di poter utilizzare l’accresciuta energia vitale per oltrepassare i nostri limiti e per ottenere un più alto livello di energia fisica, emotiva e spirituale e una accresciuta consapevolezza di noi stessi.

Secondo gli antichi insegnamenti yoga, prana è l’energia vitale che circola attraverso i 72000 nadi, o canali energetici, presenti nel nostro corpo. Tramite il controllo e la consapevolezza del respiro, si impara a dirigere e a controllare la circolazione del prana, guadagnando la possibilità di incanalarlo in specifiche parti del corpo.

Attraverso una pratica costante si acquisisce inoltre la capacità di risvegliare innumerevoli proprietà benefiche in noi stessi (ad esempio, se necessario, si potrà dirigere un grande flusso di vitalità nelle aree dove sentiamo che manca).

Nonostante il prana non rappresenti direttamente il respiro, questa “forza/energia vitale” può essere percepita attraverso la regolazione del ciclo respiratorio. Pranayama in questo senso quindi viene inteso come la pratica della respirazione yogica, utilizzata per lavorare con il respiro, rafforzare ed estendere la respirazione ed espandere l’energia portandola dal livello individuale a quello di energia cosmica.

E’ necessaria una pratica consolidata e costante delle asana prima di iniziare il pranayama, poiché bisogna essere in grado di utilizzare la capacità polmonare, i nervi della spina dorsale e i muscoli addominali quando necessario.

Esistono diverse tecniche yogiche di respirazione, dalle più semplici alle più complesse, che possono essere praticate per migliorare la capacità di regolare e dirigere il nostro prana.

Eccone una da provare:Pranayama esercizi

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